Federico Sartori
In questi ultimi mesi, seguendo Facebook, più volte mi sono imbattuto in quadri, disegni, affreschi del pittore Federico Sartori. Si tratta di un personaggio di altissimo spessore internazionale che ebbe, negli anni 20 e 30 del novecento, un forte legame con Viareggio e la Versilia.
Per questo, avendo avuto la fortuna ed il piacere di consocerla, ho chiesto alla nipote Laura (che ringrazio di cuore) di inviarmi alcune note biografiche e qualche immagine della sue opere.
Ecco il risultato:
Federico Sartori (Milano 1865 – Milano 1938), si formò come incisore nella sua città natale. Dopo la frequentazione dell’Accademia di Brera, interrotta per necessità economiche, emigrò diciottenne su un veliero per l’Argentina. Al Museo Nazionale di Rio de la Plata svolse l’attività di pittore fino al 1897. Trasferitosi a Buenos Aires, terminò gli studi presso l’Accademia, divenendone poi professore titolare di disegno. Iniziò il periodo argentino dei riconoscimenti e della visibilità. Pittore simbolista, grafico, d’ambiente, partecipò a molte esposizioni nazionali con opere allegoriche. In quella Internazionale del Centenario, con il dipinto “La bandera argentina“, vinse la medaglia d’argento.
La famiglia Sartori decise di rientrare in Italia nel 1920, lasciando l’Argentina a bordo del lussuoso piroscafo Principessa Mafalda.
Giunti in Italia, i Sartori vissero per un certo tempo in Lombardia, tra Como e Bergamo, poi si trasferirono a Santa Margherita Ligure infine si stabilirono in Toscana, a Viareggio. Sulla scelta di Viareggio, certo favorita dalla mitezza del clima, non è da escludere che abbiano influito anche ragionamenti pratici, dettati dalla necessità di trovare un inserimento nel mondo dell’arte in Italia. Negli anni venti e trenta del Novecento, la Versilia era infatti un luogo frequentato dalla migliore borghesia e dagli intellettuali più importanti dello scenario nazionale e internazionale.
Anche l’arte figurativa, i cui fermenti di inizio Novecento non si spegnavano affatto, trovava alimento nella terra versiliese dove si manifestavano incontri-scontri artistici dalla elevata vis polemica. Sartori cominciò a dipingere dividendosi tra Viareggio e Pietrasanta e presto partecipò alle manifestazioni culturali del periodo che si tenevano alla Galleria Nettuno di Viareggio o al Kursaal, assieme ad artisti quali Plinio Nomellini, Alfredo Belluomini, Galileo Chini, Moses Levy, Lorenzo Viani. Nel 1924 partecipò alla XIV edizione della Biennale di Venezia con “I quattro anni di guerra“, un’opera per la Sezione Bianco e Nero.
Dopo una quindicina di intensi anni versiliesi, la famiglia Sartori decise di tornare a Milano dove la morte colse improvvisamente l’artista nel 1938.
Numerose sue opere si trovano presso collezionisti privati e pubblici. Pittore ancora oggetto di studio.
Elenco opere pubblicate:
(1 / 2) “La marginetta presso il ponte di Pisa” e “Al tramonto alla fontanella“
Dipinti entrambi alla luce del tramonto con la Torre Matilde. Si tratta di due opere che si discostano da tutte le altre finora recuperate e appartenenti a collezioni private. Furono esposte a Lucca nel 2009 presso la Galleria Bacci di Capaci. Si trovano nel catalogo. Anche nel catalogo della Galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio del 2007. Erano due mostre personali. In un’altra personale presso il Museo “Stanze della memoria” di Barga, con l’avvallo del prof. Umberto Sereni.
(2) – “Maschere“, Viareggio, 1931,olio su tela, cm 49 x 75.
Divenne il logo di tutte le mostre successive personali e collettive. Merita attenzione il Catalogo della mostra personale presso la Galleria d’Arte Bacci di Capacii di Lucca, 21 marzo – 30 aprile 2009, “Omaggio a Federico Sartori (1865-1938)”, con la presentazione del gallerista, pagine critiche di Antonella Serafini, biografia di Laura Sartori. Stampato a Viareggio dalle Arti grafiche Pezzini
(4) – “Darsena” o “Paranze nel porto” Viareggio 1923, olio su tela, cm 54×76
Titolo presente nel catalogo della Galleria Mercurio Arte Contemporanea, 27 gennaio-24 febbraio 2007, in occasione della personale “Viareggio dipinti e disegni di Federico Sartori”, a cura del gallerista Gianni Costa e di Antonella Serafini. Stampato presso la Tipografia San Marco Litotipo Badia di Cantignano Lucca. Esposta anche successivamente.
(5) La Santa Dorotea, affrescata a Viareggio nel 1928.
(6 / 7 / 8) Disegni Torre Matilde. Collezione privata