Simbolo dell’orgoglio di essere viareggini
Buio in sala, la sala della vita. E’ morto Claudio Morganti. Una dolorosa notizia che arriva all’improvviso e ti blocca, ti fa pensare, accende ricordi ed emozioni. Ci lascia una grande Persona, un viareggino vero, uno dei simboli di una Città che si allontana sempre di più dalla sua storia, dalle tradizioni, da un’identità collettiva che fatica a mantenersi tale. Claudio, però, non esce di scena, non sparisce dietro le quinte. Rimane vivo e ben presente al centro di un palco verso cui, tutti noi, indirizziamo ed indirizzeremo i nostri pensieri. Lo dimostra, se ve ne fosse stato bisogno, quanto sta accadendo in queste ore, in un misto di incredulità e profonda commozione generale. E non potrebbe essere altrimenti perché Claudio era il figlio di Antonio Morganti, era un’insegnante appassionato di basket per generazioni e generazioni. Un attore, degno erede dei vari Malfatti, Cinquini, Casani. Un protagonista degli anni della Canzonetta dei Rioni con la Vecchia Viareggio, uno dei leader, fino ad oggi, della Burlamacco ’81, un animatore in grado di valorizzare serate, eventi e momenti di solidarietà. Quante risate ci ha fatto fare Claudio. Quanti applausi ti abbiamo tributato, felici ed orgogliosi di ritrovare in Te la parte migliore di noi stessi, l’orgoglio di esser viareggini, il privilegio di considerarti Amico.
Pubblicato da Il Tirreno del 13 gennaio 2025
