Alessandro Volpe

Quando muore una persona e la si vuole ricordare, si corre spesso il rischio di parlare più di noi che di chi ci ha lasciato. Questo accade, ancor più frequentemente, con l’avvento e la diffusione dei “social”. Un rischio che non voglio correre pensando ad Alessandro Volpe a cui mi lega una serie lunghissima di esperienze comuni e bellissimi momenti condivisi. Ciò che è importante e giusto ricordare, ora è sempre, sono le qualità che lo contraddistinguevano, la passione e la competenza per le cose a cui teneva e che faceva. La professione di ingegnere ed i tanti progetti realizzati. Il Carnevale, vissuto ed interpretato da molteplici punti di vista ed ogni volta con una travolgente partecipazione. La politica intesa come strumento ed occasione per un avanzamento collettivo ed una costruzione comune del futuro. Aveva una fisicità che riempiva i luoghi ed i colloqui. Lo accompagnava una genuina schiettezza, abbinata ad un indiscutibile fascino ed una innata simpatia. Il “Duca della Darsena“, così a lui piaceva essere chiamato, amava molto Viareggio e per la sua Città tanto, tantissimo ha fatto. Di Lui rimangono molte cose, ad iniziare dai libri che ha scritto e che vale la pena leggere o rileggere, tra le cui pagine si dipanano storie di marinai, amori, amicizie, ricordi e testimonianze, ma soprattutto sarà Lui che rimarrà per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e che, in queste ore, chiudendo gli occhi ne rivede il luminoso sorriso.

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