David, Patty e Shelley

Torno per un momento alla bella serata proposta al Carpe Diem dal gruppo dei “Cianuro Band“, per raccontare, tra ricordi e musica, alcuni dei momenti salienti che hanno caratterizzato la storia del Piper. In fase di preparazione, nel corso delle varie ed interessanti chiaccherate che ho avuto con Guido Bertilotti e Massimo Mano, sono emersi tanti aneddoti davvero originali. Fra tutti, uno. Lo riporta Guido, per tanto tempo musicista (in studio e dal vivo) al fianco di Patty Pravo.


E’ il 1969, David Bowie è, per la prima volta, in Italia. Deve partecipare al Premio Internazionale del Disco a Monsummano Terme, un evento in programma dal 31 luglio al 2 agosto. Arriva secondo, ma gli organizzatori sono talmente colpiti dal suo talento che istituiscono, seduta stante, il premio per la migliore produzione che gli viene assegnato per il brano “When I Live My Dream“. 


Ma veniamo a Patty Pravo. La ragazza del Piper racconta che, nei giorni di quella estate, incontrò Bowie a Forte dei Marmi. I due, agli esordi e non ancora famosi, non avendo la macchina e dovendo spostarsi a Viareggio, decisero di fare l’autostop. Immaginatevi la scena… due giovani, perfetti rappresentanti della beat generation, sul ciglio della strada con il pollice in bella vista. E’ caldo, nessuno si ferma. Nessuno, fatta eccezione per un “vecchietto” che, ad un certo punto, blocca la sua Fiat 850 marroncina, fa salire gli autostoppisti e li porta a destinazione.


Ma perchè Bowie voleva andare a Viareggio? Semplice; per vedere il monumento di Percy Bysshe Shelley!

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